Ciao, Lara e Corto. Web 7.0

Ieri sera ero a casa, c’era il mio amico Domenico di là che lavorava, si era offerto di prepararmi la cena (ottima frittata di patate, con contorno di lenticchie e radicchio primitivo scottato in padella al vino rosso, grazie, teso’) in cambio dell’uso della connessione in rete, perchè a casa sua aveva avuto dei problemi e doveva controllare dei documenti per il suo progetto di ricerca.

Ero a casa e gli dicevo che nel pomeriggio sarei voluta andare al Festival, ma altri impegni me l’avevano impedito.
Sarei voluta andare perché venivano riproposti in videoproiezione digitale ad Alta Definizione, sul grande schermo di Digital Party/Ufo 2007, il padiglione dedicato alle nuove tecnologie della Festa Internazionale di Roma, i corti di Corto. Web 7.0, concorso online di Arcipelago – 15.mo Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini.

Sarei voluta andare perchè tra i 29 corti internazionali in concorso c’era anche il cortometraggio “Ciao, Lara”, di cui ho scritto soggetto e sceneggiatura durante il laboratorio di cinema presso la scuola Omero [che ha prodotto altri 2 corti] con i mitici Paolo Restuccia ed Enrico Valenzi, e che ha la regia di Ernesto Spinelli e la supervisione alla sceneggiatura di Sergio Donati, grande sceneggiatore [tra l’altro di alcuni film di Sergio Leone] e gran persona, disponibile e generosa.

La sera, dunque, ero a casa con Domenico di là che lavorava, e a un certo punto, verso l’una di notte, ho detto: dai, fammi controllare come è andato il concorso. Ho lasciato Fraktalia Freenote su Second Life, al bar di Star Life (Slurl), isola del Festival del Cinema di Roma [dove c’è anche una curiosa palla blu che presto, mi dicono, regalerà soprese agli amanti del cinema], e ho fatto un giro in rete.

Be’, ho scoperto che Ciao, Lara aveva vinto! Devo ammettere che, nonostante alcune omissioni nel testo del comunicato stampa che gira sui giornali, è stata una bella soddisfazione 🙂

Quindi colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta Paolo, Enrico, Sergio ed Ernesto, e tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione del corto. Poi, certo, ringrazio tutti quelli che hanno votato per far vincere Ciao, Lara.

Ciao Lara
soggetto di Veronica Giannini,
sceneggiatura di Veronica Giannini, Sergio Donati, Ernesto Spinelli,
regia di Ernesto Spinelli

Tekfestival 2007

Che dire, è proprio il caso di andarci, al Tekfestival. Finalmente un po’ di sano cinema indipendente internazionale. Tanto per vedere un po’ di documentari e un po’ di film che di solito in giro non si trovano. Tanto per vedere un po’ di storie dove le contraddizioni se ne vanno a braccetto con la quotidianità, e non solo. Un po’ di storie che parlano di conflitti sociali, di transizioni di genere, di confronti di identità e culture.
Il Tekfestival la vede così: documentari e fiction in cui parlano non solo l’intrattenimento e la qualità, ma anche la riflessione. E infatti il sottotitolo recita: Ai confini del mondo…  dentro l’occidente.

Quest’anno il programma prevede 80 opere tra documentari e film narrativi, con almeno una ventina di premiere internazionli. C’è anche un concorso di documentari internazionali e italiani.
Il Tekfestival, per questa VI edizione, si svolge in diversi luoghi di Roma: al Cinema Farnese e al Cinema Trevi. E hanno pensato pure di mettere un servizio navetta tra i due cinema. Il biglietto ha ovviamente un prezzo politico: il pomeridiano 3 euro e 50, il serale un euro in più. C’è pure un abbonamento a 10 ingressi per 30 euro.

Ma io non credo proprio riuscirò a vedere tutto, che il lavoro e vario altro chiama e pretende. Per cui seguirò gli esperti consigli di un’amica, e mi andrò a guardare senza dubbio Hounded di Angelina Maccarone, regista tedesca premiata a Locarno che sarà presente in sale per parlare col pubblico.
Mi titilla assai pure “Berlino sinfonia di una grande città” di Walter Ruttmann, uscito nel 1927, un anno dopo Metropolis, non solo perché racconta la Berlino anni ’20, ma anche perchè è musicato dal vivo dagli Zu.

Ora però non dico oltre, che la cosa migliore è leggersi il programma e scegliere come si crede.